Dal settembre del 1997 il Trampolino Elastico è stato riconosciuto dal C.I.O. (Comitato Olimpico Internazionale) disciplina Olimpica e, nel 2000 a Sidney in Australia, si è disputata la prima gara per l’assegnazione dei titoli olimpici, maschili e femminili.
La Federazione Internazionale di Ginnastica l’ha inserita nell’ambito mondiale nel 1999, e di conseguenza nel 2002, anche la F.G.I si è fatta carico di organizzare nel nostro paese questa attività a carattere promozionale ed agonistico.
Questo sport risulta essere per lo spettatore piacevole e coinvolgente.
Gli atleti nelle loro evoluzioni dimostrano eleganza e raffinatezza di movimento ad altezze elevate, che ispirano un senso di leggerezza e di dinamicità infondendo euforia e serenità, soprattutto nel praticante.
Il trampolino è l’attrezzo facilitante più diffuso e prodotto su scala industriale. Inizialmente, usato per la preparazione dei movimenti acrobatici dei ginnasti e dei tuffatori, e grazie ad alcuni appassionati, si è trasformato in una vera e propria disciplina.
Questo attrezzo è formato da un telo su cui si rimbalza, si possono compiere salti di grande elevazione e difficoltà in completa sicurezza.
La struttura di base, di diverse dimensioni, è costituita da un traliccio metallico elevato da terra, con attacchi per molle.
Il più grande ha centosedici molle che sorreggono e tengono in tensione il telo elastico, costituito da un filato di naylon ad alta resistenza che, intrecciato, forma una tramatura rettangolare.
L’Italia che ha una grande tradizione negli sport acrobatici, ha qualificato per la prima volta un atleta azzurro ai Giochi Olimpici di Atene.